Procedure diagnostiche ambulatoriali: quali sono?
Con procedure diagnostiche ambulatoriali si intendono gli esami che consentono di ottenere informazioni su alcune peculiarità anatomiche o funzionali, e dell’apparato cardiovascolare
Procedure diagnostiche appunto svolte in ambulatorio, senza alcun traumatismo, e che sono elencate di seguito.
Procedure diagnostiche – Elettrocardiogramma standard a 12 derivazioni
Questo esame consente di ottenere delle informazioni iniziali sul ritmo cardiaco, la frequenza cardiaca, la presenza di eventuali anomalie di conduzione lungo il tessuto “elettrico”del cuore. L’Elettrocardiogramma standard consente inoltre di vedere (ma non escludere) possibili pregressi infarti o situazioni di sofferenza ischemica, anche acuta.
Procedure diagnostiche – Elettrocardiogramma sotto sforzo
L’elettrocardiogramma sotto sforzo è’ l’indagine più comunemente impiegata per verificare la corretta performance cardiaca in corso di esercizio fisico.
Nello specifico questa procedura serve a:
- Valutare la capacità lavorativa e lo stato di allenamento
- Escludere la possibilità di sofferenza miocardica (ischemia) da sforzo,
- Verificare la possibile inducibilità di aritmie in corso di esercizio
- Monitorare il corretto incremento pressorio ed escludere risposte ipertensive allo sforzo
Alcune informazioni, soprattutto legate alla quota di potenziale ischemia inducibile, non hanno un’elevata sensibilità e possono essere integrate con ulteriori indagini (Ecocardiogramma sotto sforzo, Eco-stress con somministrazione di farmaci, Miocardioscintigrafia, TAC coronarica), in base al singolo caso e al contesto clinico specifico.
Procedure diagnostiche – Elettrocardiogramma dinamico secondo Holter
Registra il ritmo e la frequenza cardiaca per un’intera giornata e consente quindi di ottenere delle informazioni su eventuali rallentamenti o accelerazioni del battito durante la giornata. L’elettrocardiogramma dinamico individua, inoltre, aritmie ad insorgenza sporadica, quantifica con maggior precisione eventuali battiti irregolari (extrasistoli), ad insorgenza isolata, o organizzata in sequenze di durata variabile, spesso asintomatiche.
Procedure diagnostiche – Monitoraggio Elettrocardiografico dei 7 giorni
Questa procedura consente di immagazzinare informazioni ecografiche dell’attività cardiaca prolungate sino ad una settimana. I dispositivi coinvolti sono minimamente invasivi, ultimamente sono stati brevettati dispositivi delle dimensioni di una pennetta USB applicata sul torace. Questi dispositivi sono anche in grado di monitorare l’attività respiratoria durante il sonno, deducendo informazioni preliminari ad eventuale studio polisonnografico.
Ecocardiogramma transtoracico completo: M-Mode; B-mode; Doppler pulsato e continuo; Color Doppler; Doppler tissutale; Analisi della cinetica ventricolare)
Un Ecocardiogramma transtoracico completo consente di:
- Visualizzare direttamente e misurare volumetrie e spessori di quasi tutte le strutture cardiache;
- Verificare la normalità del cuore o l’eventuale presenza di alcune delle anomalie congenite più frequenti (difetto interatriale, difetto interventricolare, alterazioni d’impianto delle valvole ecc.);
- Individuare la presenza di eventuali masse tumorali endocavitarie;
- Valutare gli apparati valvolari, individuarne eventuali alterazioni funzionali, per stenosi o rigurgiti, escluderne possibili infezioni o malformazioni;
- Analizzare le camere ventricolari per verificarne la forza contrattile e le possibili alterazioni per ipertensione, ischemia cardiaca (acuta o cronica), infezioni;
- Escludere malattie del pericardio.
Eco-Color Doppler vascolare
Consente di visualizzare direttamente arterie e vene soprattutto carotidi e arti inferiori, misurarne le dimensioni, individuare eventuali alterazioni morfo-funzionali (dissezioni, ostruzioni) e, tramite le tecniche Doppler e Color, quantificare l’entità delle eventuali ostruzioni.